Compagnia Teatrale "I Salvadeghi"
Elenco Spettacoli
L'ALBARO GINECOLOGICO Don Bepo convoca Rosalia, ricca italoamericana, per darle tutte le informazioni sulla famiglia del fidanzato Achille. I parenti, equivocando, ritengono che l’arciprete voglia scoprire gli “altarini di famiglia”. |
LA DONA L’ÈCOME L’ONDA... ORA LA TE ALZA ... ORA LA TE SFONDA
Le vittime delle loro truffe sono le mogli, la credulona e fiduciosa Cesca e l’irascibile e scorbutica Pacifica e, indirettamente anche Giuliana, l’ingenua figlia di Artemio. La vita dei Busetto e dei Bubola viene sconvolta dall’arrivo di una provocante “Signorina” dai facili costumi, compagna dell’avvocato Rutelli (furbo come ‘na quaia) e molto intima sia del padrone di casa sia del Bell’Antonio, pretendente della giovane e ingenua Giuliana. Si scatena il finimondo e alla fine gli uomini devono confessare le loro bugie e i loro sotterfugi. La verità viene a galla, ma scatena nelle donne, compresa la spumeggiante cameriera Zita, il desiderio di rivincita e di riappropriarsi della propria libertà e indipendenza. In tal modo i mariti possono ben capire quanto sia vero l’antico detto “La dona l’è come l’onda... ora la te alza ... ora la te sfonda”.
Alcune foto |
EL TIRO BIRBON DE UN VECIO IMPESTÀ
In questo lavoro sono stati curati in modo particolare i dialoghi, le battute dialettali che risultano molto vivaci, spontanee, immediate, prestando attenzione a recuperare termini e modi di dire che oggi si sentono pronunciare solo da alcuni anziani. Per questo sono state consulate le pubblicazioni di D. Coltro, di G. Rama e di G. A. Cibotto. |
CO LE CIACOLE NO SE IMPASTA FRITOLE
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EL DOTOR DE LE BUGANZE
E se i più svariati problemi di salute, esasperati dallo scambio delle medicine, si intrecciano alle tresche, agli equivoci, agli imbrogli? |
AL COR NO SE COMANDA
Gli amori della terza giovinezza sono molto più belli. Forse perché li vivi nel presente, forse perché gli incontri sono più veri, più nobili, più austeri... ma saggiamente appassionati... sono un compenso degli antichi errori della prima e seconda giovinezza... Nell'ospizio di S. Stracampio dove gli ospiti vivono di ricordi, di dispetti e di litigi, nascono degli amori travolgenti perché "...non ghe n'è de veci...a ghe dei zoeni con qualche ano in più, ma col fogo ne le vene e po...i kraphen i se gusta anca con le dentiere...al cor no se comanda". |
LA RESON L'È DEI MATI! - COMPAGNIA TEATRALE "I MALMAURI"
Allora di chi è la ragione? "La reson l'è dei mati!". |
EL RUFIAN
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EL GALO DELA CHECA... L'À FATO L'OVO
La vicenda della commedia si svogle negli anni '60 e per questo il linguaggio usato non è il dialetto "vecchio" anteguerra, ricco di proverbi e di modi di dire usato nelle precedenti commedie, ma un dialetto più moderno, più vicino al nostro modo di parlare e per questo più comprensibile anche dalle nuove generazioni.
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I SALVADEGHI
Solo l'intreccio della vicenda è tratto da "I Rusteghi" di Goldoni, mentre la psicologia dei personaggi è stata modificata e così pure il linguaggio che, frizzante e colorito, rispecchia quella parlata dialettale locale che purtroppo oggi va scomparendo. |
EL MAS'CIO DE DANTE
Nel cortile di Dante Paieta si tiene il processo al maiale, al mas'cio, accusato del parroco di essere sporco, lussurioso, incontinente e di essere la causa della "perdizione eterna" di tanti parrocchiani che del maiale sono i difensori.
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